lunedì 13 maggio 2013

Avere un obiettivo è bello

 
Ho cominciato l'università solamente per andare a vivere da sola, lontana dalla famiglia, crearmi una sorta di indipendenza (non economica, mi garba non lavorare e ricevere i dindini da Mami e Papi). Sotto le velate pressioni di mammina mi sono iscritta alla facoltà di giurisprudenza, per frequentare i corsi di Consulenza del Lavoro. Mi sono autoconvinta di apprezzare quel corso, quelle materie, perchè mi avrebbero garantito un bel futuro, forse. In cuor mio, però, sapevo perfettamente che quella non era la mia strada: mi annoiavo, cercavo scuse per non studiare, a lezione manco riuscivo a stare attenta. Non mi interessava. Ma non potevo dire nulla!
"I genitori ti pagano appartamento e tasse universitarie, per non parlare di tutto il resto, se ti lamenti, se osi dire qualcosa, SEI FINITA. Ti faranno lasciare tutto per andare a lavorare. Ti toccherà vivere ancora con loro. Zitta."
Poi ho cominciato a dare segnali di disprezzo nei confronti di quell'incubo di università: "Se non passo gli esami io cambio facoltà eh". Disperazione negli occhi di mamma. Non le andava giù il fatto che volessi lasciare quella merda, tuttora non le piace.
Poi, un giorno, altri motivi hanno scatenato il caos più totale nella mia mente. Pensando e pensando sono giunta alla conclusione che in tutta quella situazione io stavo morendo dentro. Cioè, non che io sia mai stata particolarmente viva e attiva, ma lì la situazione stava degenerando. Stress psico-fisico, sofferenza.
Sono sbottata: crisi di panico e nervi ed ho sputato in faccia a mia madre tutto quello che provavo. Pianti e urla, perchè io reagisco così.
Penso che la cosa peggiore per una madre, o un genitore in generale, sia vedere i propri figli soffrire. Io soffrivo. Ha capito e, controvoglia, mi ha dato il permesso (a me non necessario, dato che infine la vita è mia e decido io come rovinarmi, ma il senso di colpa nel deluderla era forte) di cambiare facoltà: mi si è aperto un mondo!
Dovete sapere che io fin da piccola ho adorato la psicologia. Ho sempre voluto studiarla, ma parenti e conoscenti l'hanno sempre considerata inutile e se ciò che si studia è inutile, lo si è a propria volta, pensavo. E non mi andava di sentirmi inutile. Inutile non è bello. Ma poco tempo fa ho capito che la sofferenza è mooolto meno bella dell'inutilità. Al che ho deciso: SI PROVA IL TEST DI PSICOLOGIA. Yep.
Ora mi sento felice. In pace con me stessa, perchè quello che andrò a fare è quello che voglio e quello che mi interessa.
Mamma non è contenta, ma chissene :D
Ciao, me ne ritorno a studiare sul mio Alpha Test nuovo di pacca, che mi aiuterà a passare il test (il mio nuovo scopo). Lalalalala.
 
(Morale della storiella: fate quel cazzo che vi pare della vostra esistenza, l'unico pensiero da ascoltare è il vostro. E' il solo modo per andare d'accordo con voi stessi)


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